Il Palazzo Baronale, risalente alla metà del XVIII secolo, può essere considerato come la massima espressione dell’architettura civile di Sorso. La struttura si presenta a pianta quadrangolare con due avancorpi sul lato principale. Sul retro è presente un ampio cortile e un rigoglioso giardino. Il Palazzo fu fatto erigere dalla famiglia Amat Gambella, baroni della Romangia, su un progetto dell’architetto Craveri ed è il primo palazzo del nord Sardegna costruito in stile Piemontese. Originariamente il palazzo ospitava la curia e gli archivi baronali oltre agli appartamenti del Barone. Durante i moti antifeudali del 1793-95, il palazzo fu danneggiato ma non completamente distrutto, e successivamente fu utilizzato da numerose famiglie di Sorso come abitazione. Alla fine del XX secolo un importante restauro ha dato al monumento l’aspetto attuale. Attualmente il Palazzo ospita alcuni uffici del comune e numerose attività culturali, convegni, rassegne e mostre; inoltre al piano terra sono esposti i preziosi mosaici provenienti dalla villa romana di Santa Filitica. Il Palazzo Baronale è sede dell’infopoint Turistico del Comune di Sorso e di Biddas – Museo dei villaggi abbandonati della Sardegna.
La torre spagnola di San Giovanni prende il nome dalla vicina chiesa di San Giovanni di Sinis e fu edificata tra la fine del…