La chiesa di San Basilio si trova nella campagna di Decimoputzu, all’interno del parco omonimo.
Nel 1365 il titolo viene menzionato per la prima volta in un registro delle rendite della mensa arcivescovile cagliaritana. I documenti, però, non restituiscono informazioni sulla struttura della chiesa.
Da un atto notarile del 1642 sappiamo che l’edificio venne ricostruito aumentandone l’altezza, la lunghezza e innalzando un campanile.
La chiesa, di probabile origine bizantina, possiede una pianta a croce antoniana, la variante detta a “tau”, in quanto priva del braccio superiore. È infatti composta da due ambienti rettangolari che s’intersecano tramite un arco a tutto sesto.
La sala è dotata di due ingressi laterali e uno in facciata, in asse con un oculo, unica fonte di luce della struttura. Presenta una copertura a due falde sostenuta da capriate lignee.
La chiesa è preceduta da un grande portico, che si estende anche sul lato sinistro. Sul largo arco d’accesso si eleva un piccolo campanile a vela.
Prima degli importanti restauri del 1967, nel parco di San Basilio erano ancora presenti le cumbessias, ovvero piccoli alloggi per ospitare pellegrini, e le stanze e la cucine degli obrieri e della confraternita.
Durante i restauri del 1989, al di sotto della pavimentazione furono rinvenute alcune strutture pertinenti ad un antico impianto termale di epoca romano-imperiale sui cui resti si ipotizza che, in epoca altomedievale, fu fondato il complesso cristiano.
Inoltre, poco lontano, sono presenti tracce di strutture murarie, un pozzo e un mulino (localmente conosciuto come Su Mobiu de Santu Basibi, è stato utilizzato fino ai primi anni del Novecento). Si ritiene che l’area fosse abitata da una comunità monastica dedita al santo.
La seconda domenica di settembre si festeggia la festa di San Basilio Magno.