La medievale chiesa di Santa Maria delle Grazie è situata nello splendido centro abitato di Castelsardo. Risalente alla seconda metà del XII secolo è stata Cattedrale agli inizi del ‘500. Quando perse tale titolo divenne sede dell’oratorio della confraternita di Santa Croce, che custodisce la tradizione del Lunissanti, rinomata festa tradizionale castellanese.
Priva di facciata, presenta l’ingresso curiosamente situato sul lato destro dell’edificio, al centro di tre ampie arcate di pietra trachitica e calcarea. All’interno l’aula si sviluppa in un’unica navata che si conclude con un abside semicircolare, nella quale è posizionato un altare marmoreo policromo che custodisce un Ecce Homo tra due nicchie con statue di Santi.
In una cappella laterale è collocato un crocifisso in legno di ginepro, conosciuto come Su Cristu nieddu (il Cristo nero), databile al XIV secolo, che deve il suo colore all’opacizzazione subita dal legno nel corso dei secoli. La chiesa custodisce inoltre il dipinto ottocentesco, attribuito di recente al pittore algherese Antonio Maria Casabianca, che raffigura lu biaddu Ghjuseppu, cioè il Padre Giuseppe Monserrato, frate francescano morto a Castelsardo il 3 agosto 1716. Il frate venne seppellito all’interno della chiesa e fu oggetto di profonda devozione da parte dei fedeli.
La facciata culmina col campanile a vela ed è coronata da archetti a centina ogivale trilobata. Il portale, sovrastato da un oculo con ghiera decorato e al fianco del quale è inserito un concio con motivo geometrico, è centinato, con evidenti integrazioni che hanno ridotto la luce.