Situato a ovest della città di Olbia, sorge sulla sommità di un affioramento granitico che domina una vasta area pianeggiante.
Nelle vicinanze si trovano due siti di età nuragica, la tomba dei giganti di Monte ‘e S’Abe e il nuraghe Casteddhu.
Il castello fu edificato nel XIII secolo, durante il periodo visconteo del giudicato di Gallura per difendere Civita (odierna Olbia) e i confini con il giudicato di Torres, fu occupato dalla metà del XIV secolo dagli aragonesi e abbandonato nel XV secolo. Il castello aveva sia una funzione difensiva sia una funzione residenziale.
L’impianto fortificato, oggi restaurato, è composto da due cortine murarie poste su differenti livelli: la prima, di forma quadrilatera, ingloba un terrazzamento posto ad una quota intermedia del promontorio; la seconda, di forma poligonale, cinge invece la vetta del colle. Il terrazzamento e la vetta sono collegati da una scalinata.
Sulla sommità del promontorio si conservano i resti di alcune strutture: una torre a pianta quadrata alta circa 10 m, posta nel punto più elevato e realizzata in blocchi di pietra granitica e di tufo; un edificio rettangolare con una copertura a triplice volta a crociera e con una cisterna al centro; un ambiente di forma rettangolare ormai crollato e in origine coperto da una volta a botte; un edificio costruito durante la seconda guerra mondiale.
Il sito è raggiungibile da Olbia imboccando la SP 24 in direzione Loiri. Dopo circa 3,3 km si trova, sulla destra, una stradina con l’indicazione del castello. Si svolta quindi a destra, si prosegue lungo la stradina per circa 2 km fino ad arrivare al parcheggio e infine si percorre a piedi un tratto di circa 1 km per salire fino al castello.