La chiesa di S. Nicola di Silanis si trova immersa in una verde vallata circondata dai caratteristici colli calcarei di Sedini.
Il primo documento che la menziona risale al principio del XII secolo, quando i coniugi Furatu de Gitil e Susanna de Lacon-Zorila donarono all’abbazia di Montecassino. Un’epigrafe funeraria della seconda metà del XII secolo, incisa nella facciata, indica la sottostante tomba di Iohannes Thurio e Elenae de Kerki.
Presto in quel luogo sorse un convento, del quale sono presenti ancora i resti. Il terreno circostante, adatto all’agricoltura, venne messo a frutto e famiglie di contadini popolarono i luoghi intorno alla chiesa. Periodicamente, durante le feste religiose, si tenevano le ”Corone di giustizia”, una sorta di assemblee giudiziarie nelle quali venivano risolte le liti di giurisdizione ecclesiastica e si discutevano le cause riguardanti laici e monaci.
La chiesa, di cui si conservano solo il muro perimetrale destro con la navata e l’abside, è stata restaurata nel 2019. La facciata si trova esposta ad oriente, contrariamente a quanto avviene in genere in altre chiese sarde, esposte ad occidente. Volte a vela dovevano coprire integralmente le tre navate e dovevano essere scompartite da archi trasversali impostati in corrispondenza dell’asse dei sostegni.
La chiesa è raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero per circa 20 minuti.