La costruzione del primo impianto della scuola per periti minerari risale al 1871, negli spazi dell’ex convento di San Francesco. La sua istituzione avviene per volere di Quintino Sella, ingegnere, politico e tre volte Ministro delle finanze del Regno d’Italia. Egli riteneva necessaria la costruzione nella cittadina mineraria di una scuola che formasse capi minatori e capi officina da impiegare nelle miniere sarde, ostacolate dall’assenza di operai specializzati.
Nel 1894 l’ingegnere Giorgio Asproni è nominato presidente del consiglio; a lui è intitolato l’attuale istituto. Egli sottolineò l’inadeguatezza dei locali e avviò la costruzione del nuovo edificio scolastico; realizzato su progetto dell’architetto Francesco Sappia, fautore anche della palazzina dell’Associazione Mineraria. La scuola per periti minerari e la palazzina dell’Associazione mineraria, posizionate una al fianco dell’altra creano un continum stilistico.
L’edificio dalla grande volumetria si sviluppa su tre livelli scanditi da cornici e paraste; la parte centrale è evidenziata dalla doppia scalinata e, in alto, dal timpano che racchiude l’intitolazione dell’istituto in caratteri liberty.
Attualmente l’istituto ospita una scuola, il Museo Mineralogico e Paleontologico e il Museo dell’arte mineraria che ospita una ricca collezione di macchine minerarie e 400 metri di gallerie armate, realizzate dal 1934 dagli studenti della scuola mineraria.