Un villaggio preistorico celato dentro una grotta in un sito raggiungibile solo con un percorso arduo nel Supramonte, sulla sommità del Monte Tiscali che si eleva a destra del Rio Sa Oche nella Valle di Lanaittu.
L’insediamento è costituito da un centinaio di ambienti e vani sussidiari distribuiti a nord e a sud-ovest della dolina; alcuni muri si appoggiano direttamente alle pareti rocciose o sfruttano la conformazione della roccia. Le strutture presentano pianta rettangolare, quadrangolare, circolare o ellittica. I muri, di modesto spessore, erano realizzati mediante l’utilizzo di pietre in calcare locale appena sbozzato e di malta; la malta era ottenuta miscelando suolo argilloso (terre rosse) e ghiaia, con l’aggiunta anche di inerti organici. La tessitura muraria era regolarizzata riempiendo di malta gli interstizi tra una pietra e l’altra; la malta era poi esternamente levigata seguendo l’aggetto delle pareti.
Negli spessori murari interni erano spesso ricavati degli stipetti e delle nicchie per custodire gli arredi. Talune strutture presentavano forma troncoconica con pareti aggettanti e, forse, copertura a tholos o straminea (tronchi e frasche) a scudo.
Il sito riveste notevole importanza anche per le specie botaniche presenti. Vi si trovano terebinti, lecci e lentischi secolari, la cui crescita è favorita dal particolare microclima umido che si è instaurato all’interno della cavità carsica.
Meta privilegiata per gli escursionisti che si recano nella zona, è piuttosto difficile da raggiungere autonomamente. SI consiglia di recarvisi insieme a gruppi o guide locali.