La Valle scistosa del Rio Pardu, è un Monumento Naturale nel territorio di Gairo, e rientra nella lista dei beni tutelati della Sardegna.
Il rio Pardu è un torrente che scorre nella regione storica dell’Ogliastra, nella Sardegna centro-orientale. Nonostante oggi si tratti di un corso d’acqua a regime torrentizio, in tempi passati contava un’importante portata d’acqua che ha generato questa vallata.
Il rio si origina nei pressi del monte Perd’Aira (1215 m.s.l.m.), in territorio comunale di Gairo. Il primo tratto del fiume è noto col nome di Baccu Nieddu e scorre in direzione sud-sud-est fra il massiccio di monte Tricoli (1211 m.s.l.m.) a sinistra e i tacchi dell’Ogliastra a destra. A partire dal Ponti Mannu (S.S. 198) prende il nome di rio Pardu. Da qui scorre per oltre 10 km nei territori di Gairo, Osini, Ulassai e Jerzu.
Qui attraversa rocce di natura scistosa di età paleozoica oltre a depositi di versante e rocce antiche.
Superato il territorio di Jerzu, il rio prende la direzione verso mare, in direzione est-nord-est. Fuoriuscendo dalla profonda vallata e attraversando una piana alluvionale, diventa il fiume Pelau, in territorio di Cardedu.
Il territorio attraversato dal rio è caratterizzato dalla presenza della foresta sempreverde di leccio e castagni, a tratti interrotta da rimboschimenti, che si alterna a macchia mediterranea, gariga, coltivazioni e pascoli.
Proprio questa valle è nota per le coltivazioni dei vigneti di Cannonau, vino tipico di questa zona e tra i più famosi della Sardegna.
Storicamente la valle è tristemente nota per la presenza dei due paesi fantasma di Gairo e Osini vecchio, abbandonati a seguito di un’importante alluvione nel 1951.
Dalle varie località della vallata partono diversi percorsi e sentieri con diversi livelli di difficoltà, frequentatati dagli amanti dell’escursionismo.