Porto Rotondo si contraddistingue, al giorno d’oggi, per la presenza di un unicum archeologico. Tale tipologia costruttiva che, al momento, non ha confronti nel Mediterraneo occidentale. Il monumento è stato per lungo tempo ritenuto un nuraghe. Ciò è dimostrato dall’ubicazione del monumento in località Punta Su Nuraghe. Un recente scavo archeologico ha portato alla luce una torre cilindrica in grandi blocchi di granito sagomati, riempita di pietre e terra, priva di accessi e circondata da un più basso anello di pietre e terra. L’edificazione della torre si colloca in età punica (fine IV-metà III secolo a.C.), ma il suo utilizzo si protrasse fino all’età augustea.
Si tratta di una torre di avvistamento di pericoli dal mare, che venivano segnalati con l’accensione di fuochi sulla cima della torre. Il segnale era ritrasmesso verso la città punica di Olbia tramite un’installazione simile ubicata sulle colline che separano il bacino orografico di Cugnana da quello della città.