Nota storicamente come “Tomba dei Trecento“, la tomba a camera ipogeica (sotterranea), la cui prima notizia ufficiale è pubblicata nell’1988 dall’archeologo G. Ugas, suo scopritore, è scavata nella marna calcarea e caratterizzata da un corridoio rettangolare con estremità absidata (a semicerchio). Le pareti sono rivestite sui lati da pietre in arenaria e calcare ad eccezione dell’angolo sud-ovest nel quale è possibile osservare il banco roccioso naturale.
Lo stato attuale della struttura non permette di ipotizzare quale fosse la tipologia della copertura originaria e non risulta possibile localizzare l’ingresso.
Al suo interno, al tempo della scoperta, furono rinvenuti i resti di ben 289 individui di ogni età e sesso, sprovvisti dei rispettivi corredi funerari che solitamente accompagnano queste sepolture.
Non è stato possibile individuare alcun villaggio che poteva essere collegato a questa tomba.
La datazione proposta è tra i secoli XIV e XII a.C.
Il sito è facilmente raggiungibile giungendo da Cagliari tramite la SS131 Carlo Felice e seguendo le indicazioni per San Sperate; è necessario prendere l’uscita per la Scuola Polizia Penitenziaria e la Zona Industriale. Svoltare a sinistra e la destinazione si troverà sulla destra.