La spiaggia di Piscinas si trova nella costa occidentale della Sardegna, in territorio comunale di Arbus, lungo il tratto litorale che prende il nome di Costa Verde.
Questo tratto di litorale è famoso per il suo sistema dunale costiero. Infatti le Dune di Piscinas rappresentano un’area di dune sabbiose che si estende per circa 28 chilometri quadrati.
Imponenti dune di sabbia brillante, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Le dune si estendono dalla costa verso l’entroterra per circa due chilometri e raggiungono la quota di 100 m.s.l.m., risultando tra le più alte dune in Europa.
Il fondale marino è limpido e diventa subito profondo, con una conformazione a gradini. Le acque sono popolate, tra i vari pesci, da mormore, ombrine e orate.
Come in gran parte della Costa Verde, anche Piscinas è esposta ai venti e alle mareggiate da Maestrale, per cui è necessario prestare molta attenzione durante la balneazione.
Tra la flora, che popola le dune e l’area circostante, si trovano ginepri secolari, lentischi, olivastri, ginestre ed euforbie. Presso il corso d’acqua del rio Naracauli, che sfocia nel litoreale, sono presenti tamerici e giunchi. Sulle zone sabbiose, dalla primavera, compaiono la violacciocca, il giglio di mare e il papavero della sabbia.
Tra la fauna residente nell’area si segnala la presenza del Cervo sardo, oltre alla testuggine mediterranea e la tartaruga marina Caretta caretta, che spesso nidifica e depone le uova sulla spiaggia.
In passato l’area è stata interessata da attività mineraria. Infatti il rio Piscinas, corso d’acqua a regime torrentizio che sfocia a nord della zona della spiaggia, nasce nella zona delle miniere di Montevecchio. Il corso d’acqua, detto anche “fiume rosso”, è noto proprio per il colore rossastro della sua acqua, influenzato da acque provenienti dalle miniere dismesse.
L’unico edificio presente a Piscinas era il magazzino minerario delle vicine miniere di Gennamari e Ingurtosu, dichiarato nel 1985 Monumento Nazionale dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
L’edificio, dopo aver funzionato come magazzino, divenne colonia a mare per i figli dei dipendenti delle miniere. Successivamente (inizi anni ’90) fu riqualificato come albergo per volontà di Sergio Caroli, ex colonnello della Folgore e figlio dell’ultimo direttore della miniera di Ingurtosu. L’ingresso dell’albergo è ancora l’originaria galleria scavata agli inizi dell’800.
I centri abitati sono abbastanza lontani dalla spiaggia dove sono comunque presenti due chioschi-ristorante, che forniscono anche servizi per la balneazione. Il parcheggio presente nei pressi della spiaggia è inoltre attrezzato per la sosta dei camper.
L’area è inoltre tutelata dalla presenza di due Siti di Interesse Comunitario (SIC) “Da Piscinas a Riu Scivu” (ITB040071) e “Monte Arcuentu e Rio Piscinas” (ITB040031), afferenti alla Rete Natura 2000.