Il territorio di Selargius, comune della città metropolitana di Cagliari, fu intensamente popolato fin dall’epoca preistorica. Testimonianze archeologiche sono presenti diffusamente e datate sin dal 4° – 3° millennio a.C., per giungere ai giorni nostri, in continuità. Il villaggio eneolitico di Su Coddu – Canelles ne è l’esempio ad oggi più studiato, ma certamente non è il solo insediamento di rilevante interesse archeologico alle porte di Selargius. Ne esistono tanti altri, ma probabilmente nessun’altro permetterà di raccontare la vita nella preistoria come questo.
I reperti rinvenuti nelle campagne di scavo sono tanti ed ancora in fase di restauro ed interpretazione, per integrare e sostituire le collezioni. Tutte custodite nel SEMU’, per rappresentare “orme dell’uomo”.
Non oggetti ritrovati, ma storie ritrovate. Quelle di chi li creò e li utilizzò. Non una persona, ma spesso molti e per generazioni. Cambiandoli sino a perderli, per farne di nuovi.
Ma non ci troviamo in un luogo qualunque. Le collezioni sono ospitate in uno dei più antichi edifici selargini. Dalla prima metà del XIV secolo, possidenti e militari, lo costruirono, ci vissero, lo modificarono. Ricco delle storie dei protagonisti, che abbiamo ricercato nei documenti, per comprenderle. Oggi sono esposte nelle pannellature, ausilio di narrazioni, immersive nel passato.