A ridosso del santuario campestre di Santa Maria S’Ispidale si conservano i resti di una particolare struttura nuragica che merita di essere ammirata prima di lasciare il tranquillo luogo di preghiera.
Si tratta dei resti di un edificio atipico, di forma rettangolare e non rotonda come la grande quantità di monumenti di questo periodo conservati in Sardegna. Questo aspetto, unito alla presenza di un luogo di culto cristiano nelle sue immediate vicinanze, hanno fatto supporre che in origine si trattasse di un santuario, benché l’assenza di scavi archeologici faccia rimanere questa un’affascinante ipotesi.
Dalla SP 292 Mara-Villanova Monteleone si svolta al bivio per Romana percorrendo la strada per 1 km. Imboccando il primo bivio sulla destra si percorre la strada sterrata. Si procede per 0, 800 km fino a un cancello che consente l’accesso alla chiesa campestre di S. Maria S’Ispidale. Lasciata la macchina, si prosegue per altri 100 m fino alla chiesa, immediatamente a sud est della quale sono visibili i resti della struttura.