Il pozzo sacro Su Cherchizzu (Su Laccheddu/S’Abbasantera) rientra nel complesso nuragico di Santa Sabina (Silanus), posto a circa 400 m dal nuraghe. Il ritrovamento fortuito, avvenuto durante la chiusura di una vigna, mise in luce il monumento in pietra basaltica, composto da un vano scala, delimitati dalle pareti che sorreggono sei architravi superstiti. Il pozzo venne successivamente interrato e riportato alla luce nel 1982, anno in cui la Soprintendenza Archeologica di Sassari attuò lavori di scavo e restauro, interrotti prima della sua conclusione.
La cella circolare sotterranea conserva intatta la copertura ad ogiva, dove tuttora è contenuta l’ acqua. La struttura, in origine integra, ha perduto una parte della copertura del vano scala e l’architrave d’ingresso, che attualmente si trova al di sopra dei gradini.
Il sito è facilmente raggiungibile da Silanus, imboccando la S.S. 129 (direzione Macomer) per 2,3 km. Successivamente, svoltare a destra (direzione opposta rispetto all’ingresso che conduce al nuraghe di Santa Sabina) e proseguire dritto circa 200 m fino al raggiungimento del luogo, segnalato da un pannello contenente le informazioni del sito.