Situato a circa 6 Km dall’abitato di Illorai, nel cuore del Goceano, il Pont’Ezzu appare in tutta la sua bellezza per una lunghezza di 35 m. La prima fase edilizia del monumento risale ad età romana. La sua sistemazione definitiva, dopo distruzioni e rifacimenti, risale ad epoca giudicale quando i pisani realizzarono il ponte “a schiena d’asino” per agevolare il passaggio da una sponda all’altra del fiume. Su di esso correva la strada romana e, più in là nei secoli, la “bia de logu, strada che collegava i 4 giudicati.
Del monumento sono visibili tre arcate a sesto acuto; quella centrale è più ampia ed alta delle laterali (m 6,25 di altezza per m 5,50 di diametro). Le due arcate laterali avevano funzione di sfiatatoio quando la portata del fiume Tirso aumentava notevolmente minacciando di rendere impraticabile il ponte.
Vittorio Angius, oltre a lodarne il disegno perfetto e la robustezza, riferisce una tradizione antica, ma non confermata da dati storico-arheologici, che attribuiva la sua realizzazione alla volontà di Eleonora d’Arborea.