Il Ponte Romano di Porto Torres, risalente all’età imperiale (I sec. d.C.), rappresenta uno degli esempi monumentali meglio conservati di strutture viarie romane in Sardegna, concepite come strumento indispensabile per il governo del territorio e quindi dell’impero.
Il sistema infrastrutturale comprendeva i ponti, elemento basilare della viabilità romana, che rappresentano ancora oggi una parte rilevante dei resti archeologici monumentali presenti sul territorio.
Il Ponte, lungo 135 metri e largo 8, collega le due sponde del Rio Mannu superando un notevole dislivello, con conseguente carreggiata inclinata su sette monumentali arcate di diversa dimensione, crescente da sud a nord. Si tratta di un ponte in muratura con paramento isodomo squadrato in arenaria locale.
Nell’arcata maggiore, un fregio che raffigura le teste di due pantere che si abbeverano ad un cantaro, scena riconducibile al dio Dioniso così come la coppa per bere il vino (scyphus) scolpita nella nicchia presente sullo stesso lato del ponte.