Perda 'e Liana, vista da Punta La Marmora, Gairo (NU)

Foto di Claudio Kalb

Perda 'e Liana, vista da Punta La Marmora, Gairo (NU)

Il monumento naturale di Perda ‘e Liana si trova nel territorio del comune di Gairo, in provincia di Nuoro.

La morfologia di questo rilievo è quella tipica dei “tacchi” dell’Ogliastra e, con la sua altezza di 1.293 m.s.l.m., Perd’e Liana risulta il più alto.

La geologia del tacco è caratterizzata da differenti rocce calcaree. La parte alta, il vero è proprio torrione del tacco, è rappresentato da un cilindro di roccia calcareo-dolomitica, con un diametro attorno ai 100 metri. Le pareti verticali sono alte circa 50 metri. La vetta del tacco è datata al periodo Giurassico (130-150 milioni di anni fa) ed è collegata a processi di sedimentazione in ambiente sottomarino, come testimoniato dai fossili marini presenti nella roccia. La base tronco-conica del tacco è invece costituita da roccia arenacea di età mesozoica che, a sua volta, poggia sulle rocce scistose più antiche, di età paleozoica.

Dal punto di vista della vegetazione, l’arbusto più diffuso è il cisto. Assieme a questa pianta si trovano erbe aromatiche quali il timo, e le essenze tipiche della macchia mediterranea come corbezzolo ed erica. Tra le specie arboree si osservano acero minore e leccio. A livello del suolo si possono osservare inoltre la campanula di Forsyth, l’issopo di Corsica, l’orchide maschia, l’ofride di Moris, il ranno alpino, la sassifraga sardo-corsa ed il sorbo montano.

Tra gli animali che frentano questa zona troviamo il muflone, il gatto selvatico ed il ghiro. I cieli circostanti sono frequentati da aquila reale, aquila del Bonelli, falco pellegrino, poiana, sparviero, astore, nibbio, grifone, avvoltoio monaco e avvoltoio degli agnelli.

Per la sua caratteristica forma, Perd’e Liana è stata un tempo luogo legato a pratiche di culto religioso, probabilmente già in epoca nuragica o comunque precristiana. Inoltre diverse leggende popolari lo identificano con l’ingresso dell’inferno. Nell’immaginario popolare, i diavoli uscivano e danzavano al chiaro di luna attorno ad esso, pronti a soddisfare i desideri delle persone, in cambio dell’anima.

Il nome “liana” potrebbe derivare dalle caratteristiche della roccia levigata oppure dal nome sardo del corbezzolo “olione. Altre interpretazioni fanno riferimento al popolo nuragico degli Ilienses che probabilmente vedeva il tacco come luogo sacro. Il monte risulta di fatto ben visibile a grande distanza dai maggiori insediamenti nuragici dell’Ogliastra e dintorni.

Perda ‘e Liana è dichiarato monumento naturale istituito per legge dal 1993. Inoltre ricade all’interno dei Sito di Interesse Comunitario (SIC) “Monti del Gennargentu” (ITB021103), afferente alla Rete Natura 2000.

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Tipo provvedimento: Istituzione Monumento Naturale
Data provvedimento: 29/04/1993
Numero provvedimento: Decreto Assessorato Difesa Ambiente n° 705/1993

Informazioni utili

Ingresso: Libero
Distanza a piedi: 3000m
Sentiero segnalato: Si
Difficoltà: Media difficoltà
Altitudine: 1293m
Bar: No
Accessibilità motoria: Non accessibile

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