Il Parco archeologico è situato all’interno al tessuto cittadino, intorno a un’estesa necropoli a domus de janas. La necropoli venne realizzata su una collina di travertino a partire almeno dal Neolitico Finale (circa dal 3700 a.C. in poi). Sulla sommità della collina si trova, sovrapposto alla necropoli preistorica, l’antico insediamento di Medau Sa Grutta. Grazie al suo restauro, oggi questo spazio accoglie le esposizioni temporanee e altre manifestazioni culturali.
La necropoli è particolarmente interessante per estensione, ubicazione e varietà tipologica delle tombe. Fra le 26 grotticelle finora individuate, infatti, si trovano di frequente architetture differenti, frutto di ampliamenti e rimaneggiamenti effettuati in varie epoche.
Si possono distinguere due grandi gruppi: uno è caratterizzato da ingressi a pozzetto verticale (generalmente più antico), l’altro da ingressi orizzontali a corridoio (più recente), con una porta aperta sulla parete rocciosa. Tuttavia, in molti ipogei si possono osservare entrambi gli accessi. Ciò è dovuto al fatto che nel periodo Eneolitico (fra il IV ed il III millennio a.C.) ci fu un ampliamento di molte tombe e l’aggiunta di un ingresso a porta.
Il Parco rappresenta un vero spaccato della continuità di vita che arriva fino ai nostri giorni, con il riutilizzo delle tombe come magazzini, fornaci e ricovero per animali e con l’insediamento del Medau, caratteristico del territorio sulcitano.