Parco Naturale Regionale di Molentargius – Saline

Parco Naturale Regionale Molentargius - Saline, Cagliari (CA)

Foto di Stefania Labieni

Parco Naturale Regionale Molentargius - Saline, Cagliari (CA)

Il Parco Naturale Regionale Molentargius – Saline è costituito dall’estesa zona umida che ricade a cavallo dei territori comunali di Cagliari e Quartu Sant’Elena, con una piccola porzione nel territorio di Quartucciu.

La zona umida dello stagno di Molentargius è da tempo riconosciuta tra le più importanti dell’area Mediterranea e già dal 1977 è stata tutelata attraverso la Convenzione di Ramsar (Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale). Risulta inoltre un Sito di Interesse Comunitario (SIC) e una Zona di Protezione Speciale (ZPS). Il Parco Regionale è stato istituito ufficialmente nel 1999 tramite un’apposita Legge Regionale.

Il Parco è costituito da diversi specchi d’acqua, alcuni d’acqua dolce, quali il Bellarosa Minore e il Perdalonga. Altri sono invece caratterizzati dalla presenza d’acqua salastra, come il Bellarosa Maggiore (il vero e proprio “Molentargius”) e le Saline. Queste sono separate dal Bellarosa Maggiore da un cordone sabbioso chiamato Is Arenas. Questa suddivisione in diversi ambienti ha permesso lo sviluppo di differenti tipi di vegetazione, legati ai diversi gradi di salinità, permettendo lo sviluppo di diversi habitat.

Una tra le più importanti caratteristiche del parco consiste nella nidificazione del Fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus Pallas, 1811). Gli studi hanno evidenziato che fenicottero ha iniziato a nidificare nel Parco a partire dai primi anni novanta, in particolare nel settore di Bellarosa maggiore. Qui è infatti presente il suo “piatto preferito”, il crostaceo Artemia salina, componente fondamentale della sua dieta che gli conferisce il tipico colore rosa.

Oltre al fenicottero sono presenti numerose altre specie di uccelli (circa un terzo delle specie di uccelli europei), quali tra i più famosi: Cormorano, Airone bianco, Airone rosso, Garzetta, Avocetta, Beccapesci, Cavaliere d’Italia, Gabbiano corso, Gabbiano roseo, Piro piro boschereccio, Sterna, Martin pescatore, Usignolo di fiume, Falco di palude, Germano reale, Pollo sultano e tanti altri.

Queste specie raggiungono lo stagno durante il periodo di svernamento, sostando nell’area. Questa è una caratteristica unica di questo parco, essendo di fatto, all’interno dell’area maggiormente antropizzata della Sardegna.

Sono inoltre presenti diversi anfibi e rettili quali: Rospo smeraldino, Raganella sarda, Testuggini di diverse specie, Lucertola campestre, Biacco e Colubro ferro di cavallo.

Il toponimo Molentargius deriva dalla parola sarda “molenti” che significa “asino“. Gli asini venivano infatti usati durante l’attività delle Saline di stato, terminata nel 1985, per trainare dalla riva le chiatte cariche di sale. I conduttori degli asini erano appunto i “molentargius“.

Attualmente, nella sede del Parco è presente il Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità “Molentargius”, presso l’Edificio Sali Scelti. Nel Parco è possibile svolgere differenti tipi di attività grazie alla rete di sentieri al suo interno ed ai servizi offerti dall’Ente.

Gallery

Tipo provvedimento: Istituzione del Parco
Data provvedimento: 26/02/1999
Numero provvedimento: L.R. n.5

Informazioni utili

Ingresso: Libero
Parcheggio: Si
Distanza a piedi: 100m
Sentiero segnalato: Si
Difficoltà: Facile
Accessibilità motoria: Totale

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