Si tratta di due nuraghi posti a poca distanza l’uno dall’altro, in territorio di Aidomaggiore.
Il primo, Lobaos, a circa 30 m dalla strada, è attualmente non accessibile ma visibile dall’esterno; presenta una torre semplice a pianta circolare con ingresso orientato a sud. Un corridoio con pareti aggettanti (si restringono verso l’alto) presenta lungo il suo percorso una nicchia semicircolare di fronte alla quale è presente una scala. Oggi questo andito risulta completamente coperto dai crolli e reso quindi impraticabile ma in antichità doveva sicuramente condurre alla camera principale del nuraghe, raggiungibile oggi da un’apertura sulla volta. La stessa camera risulta oggi ingombra dai materiali di crollo ma presentava al suo interno due grandi nicchie disposte una di fronte all’altra.
Poco distante, a circa 80 m in direzione sud, è presente il secondo nuraghe, Lobaos II, presumibilmente collegato al primo, in antichità. Anch’esso presenta una torre a pianta circolare, con il consueto ingresso costituito da due grandi massi infissi nel terreno verticalmente e l’architrave, la grande pietra orizzontale che sormonta le altre due; al di sopra di questo è visibile, come in altri esemplari, anche la caratteristica apertura triangolare che doveva avere funzione di scarico del peso della struttura. Il corridoio che conduce alla camera principale presenta sulla destra una nicchia e di fronte una scala, proprio come l’altro nuraghe sopracitato.
I nuraghi, entrambi visibili dalla strada, sono raggiungibili dal comune di Aidomaggiore seguendo la SP23; dopo poco più di 1 km si potrà scorgere il Lobaos e, poco più avanti il Lobaos II che rimangono entrambi sulla destra.