Il nuraghe sorge su di un breve pianoro a mezza costa del Monte Manai a 648 metri s.l.m., in posizione strategica per il controllo della via naturale che da Macomer porta all’altopiano di Campeda.
E’ un nuraghe di tipo complesso con torre centrale racchiusa da un bastione quadrilobato che include nella fronte un cortile a cielo aperto.
Il mastio, di forma tronco conica, ha pianta circolare e si conserva per un’altezza di 15,40 m.
Presenta alcuni particolari unici come nel lungo corridoio con soffitto a piattabanda la nicchia a sinistra e scala a destra. Nella camera a piano terra corre un sedile – bancone, elemento piuttosto raro nelle camere dei nuraghi, ma frequente nelle tombe di giganti, capanne e ingressi di tempietti. Al piano superiore si apre un grande finestrone con architrave arcuato.
Il bastione, costruito in tempi di poco posteriore al mastio, presenta un impianto quadrangolare con cortine murarie dal profilo concavo-convesso che includono le torri angolari. Dal cortile, tramite un ingresso architravato e un breve corridoio provvisto di nicchia già restaurata in antico, è possibile entrare nella camera della torre laterale dalla pianta circolare. In asse con l’ingresso si apre una feritoia con l’apertura esterna non rilevabile, perché ancora obliterata dal riempimento che esternamente si addossa al bastione.
Sulla destra una porta architravata introduce su un piano rialzato cm 50 dal piano di calpestio dove si aprono tre nicchie feritoie disposte a ventaglio. Sulla destra inizia un vano scala (segnato da una feritoia) che conduceva sul bastione. Quindi l’accesso a questa torre avveniva anche dal bastione, che era munito di un incamminamento per il servizio di ronda.
Questa scala fu probabilmente demolita in epoca punico-romana quando la torre venne utilizzata come sacello (Tempio). Durante lo scavo furono ritrovati numerosi thymiateria (bruciaprofumi), utilizzati per le cerimonie sacre.
I materiali recuperati testimoniano una continuità di vita nel nostro nuraghe a partire dal Bronzo Recente/Finale/1° Ferro (XV-IX a.C.) per arrivare sino al Medioevo.