La deviazione in questo luogo ameno è giustificata dalla presenze in un breve spazio di un consistente numero di testimonianze che racchiudono la storia del territorio.
Il Nuraghe di S. Giagu è un monotorre costruito in grandi massi di basalto. Prende il nome dalla vicina chiesa medievale di S. Giacomo, ora abbandonata, ma i cui ruderi si ergono fieri a testimonianza del presidio religioso e culturale che rappresentava. A sua volta la chiesa è stata costruita sopra una necropoli di epoca romana, ora non più visibile.
Altri due nuraghi, conservati in maniera meno appariscente del principale, e due tombe di giganti, oggi solo un’ombra di pietre al suolo, rappresentano l’essenza del luogo.
Da Romana si imbocca la strada asfaltata comunale che conduce alla chiesa rupestre di S. Lussorio, percorrendola per 4 km circa risalendo sino alla fine della salita. Si procede quindi sulla destra svoltando poi a sinistra e proseguendo su una sterrata fino a un rudimentale cancello, superato il quale, si procede dritti per 300 m circa in direzione ovest fino a una recinzione (muro a secco), all’interno della quale insistono i ruderi della chiesa di S. Giagu. A 350 m a nord-ovest di quest’ultima si trova il nuraghe.