Nuraghe Paddagiu o Leni

Cronologia: Età del Bronzo

Nuraghe Paddagiu Leni, Castelsardo

Foto di Paolo Lombardi

Nuraghe Paddagiu Leni, Castelsardo

Si erge solitario su un colle non lontano dalla domus conosciuta come “roccia dell’elefante“.
Il nuraghe Paddagiu (o paddagiu, o paddaju), che in sardo significa pagliaio, forse in riferimento  all’ultima probabile destinazione d’uso di questa antica costruzione, utilizzata come magazzino in epoca romana, era originariamente composto da una torre principale, con la caratteristica copertura ”a tholos” ( cioè a falsa volta), un bastione con due torri laterali e uno spesso muro di cinta che comprendeva anche l’area occupata dal villaggio.

Di tutto il grande complesso originale sono giunti sino a noi i resti della torre principale, un tratto di muro di cinta di circa 27 metri e la base di una capanna di circa 6 metri di diametro. La torre, che misura circa 11 metri di diametro alla base e 8,5 metri di altezza residua, ospitava due stanze, collocate su due piani sovrapposti collegati da una scala interna.
Particolarità di questo gigante architettonico è la presenza di  piombatoi sul corridoio d’ingresso e sulla scala, che farebbe pensare ad un sistema di difesa.

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Bibliografia

Bene tutelato

Proprietà: Comunale
Tipo provvedimento: Di interesse culturale dichiarato (L. 1089/1939 art. 2,3)
Data provvedimento: 03/07/1964
Numero provvedimento: 4447
Istituto competente: Soprintendenza ABAP Sassari e Nuoro
Ingresso: Libero
Distanza a piedi: 100m
Difficoltà: Facile
Altitudine: 135m
Accessibilità motoria: Totale

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