Si erge solitario su un colle non lontano dalla domus conosciuta come “roccia dell’elefante“.
Il nuraghe Paddagiu (o paddagiu, o paddaju), che in sardo significa pagliaio, forse in riferimento all’ultima probabile destinazione d’uso di questa antica costruzione, utilizzata come magazzino in epoca romana, era originariamente composto da una torre principale, con la caratteristica copertura ”a tholos” ( cioè a falsa volta), un bastione con due torri laterali e uno spesso muro di cinta che comprendeva anche l’area occupata dal villaggio.
Di tutto il grande complesso originale sono giunti sino a noi i resti della torre principale, un tratto di muro di cinta di circa 27 metri e la base di una capanna di circa 6 metri di diametro. La torre, che misura circa 11 metri di diametro alla base e 8,5 metri di altezza residua, ospitava due stanze, collocate su due piani sovrapposti collegati da una scala interna.
Particolarità di questo gigante architettonico è la presenza di piombatoi sul corridoio d’ingresso e sulla scala, che farebbe pensare ad un sistema di difesa.