La necropoli di Monte Arìsta è situata nell’omonimo monte, caratterizzato in prevalenza da rocce granitiche e di origine vulcanica. È immersa nella fitta vegetazione a macchia, per lo più costituita da piante di leccio e arbusti. Si trova a poca distanza dal rio Su Scusòrgiu e dal mare con le sue lunghissime spiagge.
La necropoli risale al Neolitico Recente (3500-2800 a.C. circa) e lo stato di conservazione è molto buono. È composta da dieci tombe (domus de janas), scavate in blocchi di granito isolati tra loro.
Le tombe, realizzate con un’accurata tecnica di lavorazione, sono di due tipi: alcune presentano un solo ambiente interno preceduto da un atrio d’ingresso e sono chiamate “monocellulari“; altre, la maggior parte, sono caratterizzate da due ambienti interni, sempre preceduti da un atrio, e sono dette “bicellulari“. Tutte le sepolture si sviluppano orizzontalmente e hanno una pianta allungata e irregolare.
L’ingresso alle tombe risulta ben visibile dal piano di campagna, forse per mantenere sempre il contatto tra i vivi e i morti.
Il sito è raggiungibile partendo dal centro abitato di Cardedu. Si percorre la strada che conduce verso il mare (Museddu e Pèrd’e Pèra). Al primo incrocio si gira a destra seguendo le indicazioni per la “marina di Cardedu”. Dopo aver superato un ponte, si prosegue dritti per circa 1 km e poi si svolta a destra seguendo le indicazioni per le domus de janas. Si lascia la macchina nel parcheggio, si prosegue a piedi seguendo una staccionata e le rare indicazioni e, dopo circa 30 minuti di camminata, si raggiunge il primo gruppo di sepolture.