Le quattro Domus de janas sono scavate lungo il fianco della collina. Presentano uno schema costruttivo simile, con sviluppi interni più vari.
Uno stretto corridoio di accesso (dromos) scavato nella roccia permetteva di raggiungere il banco roccioso compatto. Qui venne scavata l’anticella su cui affacciava il portello d’ingresso alle tombe, che presentano un soffitto basso e una serie di altri ambienti, sempre accessibili tramite strette aperture.
La necropoli è importante perché dai risultati degli scavi ha preso il nome una fase del neolitico sardo, chiamata appunto Abealzu-Filigosa.
Il sito, insieme al vicino Nuraghe Ruggiu, è gestito e aperto al pubblico di mattina.
Ad un km circa dall ‘uscita nord di Macomer in direzione Sassari, 500 m prima del bivio per Bosa, si imbocca sulla sinistra la strada che conduce al poliambulatorio. Al termine della strada si prosegue a piedi oltrepassando un primo cancello in proprietà privata, quindi sulla sinistra il cancello di ingresso all’area gestita.