A Nord di Alghero, presso il Rio Filibertu, in una località denominata I Piani, è situata la necropoli di Anghelu Ruju. Si tratta del più vasto complesso di Domus de Janas mai rinvenuto in Sardegna, databile tra il 4200 ed il 1600 a.C.. Conta in tutto 38 tombe, divise in 2 nuclei principali: di 31 e di 7 unità, con planimetrie complesse ed articolate (comprendono fino ad 11 vani) mentre una sola (la n. 26) è monocellulare.
Le tombe sono di due tipi: a pozzetto verticale e a dromos (corridoio) discendente, le une, più antiche e irregolari, con pianta tondeggiante e le altre, più recenti, con disposizione a T o a raggiera, molto più simmetriche.
Esse presentano i tipici dettagli architettonici di queste sepolture, riproducenti particolari delle case dei vivi: false porte, false finestre, finte architravi, gradini, cornici e decorazioni quali protomi taurine, incisioni e rilievi con largo utilizzo dell’ocra rossa. Una delle tombe più interessanti è la n. 28 dove sono scolpiti Toro e Dea Madre stilizzati.
I reperti recuperati nelle domus, che erano sigillate da lastre litiche, sono per lo più corredi funerari: armi o monili di pietra, conchiglie, vaghi di collana e statuette femminili. Inoltre sono stati rinvenuti resti di pasti funebri, entro coppelle scavate nel suolo per le offerte, che ci svelano rituali legati alla religiosità neolitica.