Famoso per essere stato in passato “il paese dei banditi”, oggi Orgosolo è considerato il centro del muralismo sardo dal carattere più spiccatamente politico.
In occasione delle proteste per la costruzione del poligono di tiro di Pratobello nel 1969, il collettivo anarchico di origine toscana, Dioniso, realizzò il primo nucleo di murales contro la militarizzazione dell’Isola.
Nel 1975 Francesco Del Casino, insegnante senese e animatore del gruppo Dioniso, realizzò insieme ai suoi studenti una serie di opere nell’ambito di un progetto educativo legato alla resistenza antifascista.
Grazie soprattutto all’opera di Del Casino, negli anni successivi numerosi artisti sardi e internazionali hanno ricoperto il paese barbaricino di murales nei quali hanno raccontato i più importanti fatti politici e sociali del XX e del XXI secolo, dal murales sulla rivolta dei pastori del ’69 con le parole di Emilio Lussu, in Corso Repubblica, all’opera dedicata all’attacco alle Twin Towers di New York.
Dal 2006 Orgosolo ha ospitato numerose iniziative artistiche che hanno richiamato i protagonisti della scena artistica internazionale; tra questi Mario Marras, Angelo Lai, Valley Lorcan, Smith Naomi e molti altri.