Tra le formazioni rocciose tipiche della Gallura ci sono i tafoni, originatisi per processi chimici noti come idrolisi dei feldspati. Nelle forme tipiche, l’erosione dei graniti genera alveolature e concavità più o meno accentuate e forme plastiche.
In località Monti Incappiddatu (il monte col cappello), ad Arzachena, si trova una di queste tipologie rocciose, nota anche come la roccia del Fungo. Si tratta di un imponente blocco granitico circolare modellato dalla natura a guisa di ombrello o fungo, che svetta sul cucuzzolo di una collina.
Durante la preistoria, gli uomini frequentarono questo sito come riparo sotto roccia. Negli scavi archeologici del 1959 gli archeologi rinvennero materiali datati tra il Neolitico recente e l’Età nuragica. Infatti, a pochi metri si osservano i resti di capanne nuragiche relative alla rioccupazione del sito. Presumibilmente i nuragici chiusero in parte la roccia con mura a secco, come ancora oggi si evince.
Per la visita a questo luogo ci reca nel centro di Arzachena e si segue Via Limbara fino alla sua fine. Da lì si segue la scalinata che porta in cima al colle.