Monte Lora si trova in territorio di San Vito, nella regione storica del Sarrabus, in provincia del Sud Sardegna.
Il monte è un massiccio di roccia calcarea che ha subito processi metamorfici, appartenente alla formazione dei “Calcari di Villasalto”, datati tra il Devoniano medio e il Carbonifero inferiore (circa 385-350 MA).
La sua vetta raggiunge i 593 m.s.l.m. e le sue ripide pareti, del tutto simili a quelle dei tacchi d’Ogliastra, sono ricche di fenditure e cavità.
I suoi versanti sono ricoperti dalla foresta. Alle falde troviamo la lecceta con associate le altre querce sempreverdi e le essenze arbustive tipiche del sottobosco della Sardegna.
Nei settori più elevati e nella cima, la foresta lascia spazio alla macchia e alla gariga.
La cima del monte offre una spettacolare vista panoramica verso l’entroterra, la valle del fiume Flumendosa o verso la costa del Sarrabus.
Nei secoli il suo profilo è stato associato a diverse figure mitologiche femminili, attribuendogli nomi come “la sfinge” o la “dormiente”.
Attorno al Monte Lora girano inoltre diverse leggende su monaci o streghe che vi dimoravano segretamente.
Un’altra tra le più note credenze è quella che riguarda l’Arca di Noè che si sarebbe incagliata su questo monte durante il Diluvio Universale descritto nella Bibbia.
L’Arca attracco proprio sul monte legando la sua cima a un anello d’oro, dopo essere scampata alle inondazioni.
L’area è stata frequentata sin dai tempi antichi come testimoniano i diversi insediamenti nuragici presenti nella zona.
Attualmente il Monte Lora è meta di escursionisti che attraversano i sentieri che permettono di esplorare l’area.