Parco archeologico di eccellenza, è un comprensorio di almeno 40 siti, sorti sull’altopiano a partire dal Neolitico Finale (IV millennio a.C.) fino all’età neo-punica (I sec. a.C.). Intorno al pianoro sorgono altri siti di grande interesse, come il Nuraghe Sirai, collegati fra loro da tratti dell’antica Via Sulcitana. La posizione di snodo dell’importante asse viario e di accesso ai giacimenti minerari spiega la sua fondazione in età fenicia (metà VIII sec. a. C.), e la sua espansione in età punica, soprattutto durante il III secolo a.C., quando una complessiva ristrutturazione del sito imprime l’impronta storica più marcata.
Al principio del dominio romano della Sardegna (dal 238 a.C.), Monte Sirai rimase un centro punico: i nuovi centri romani si trovano infatti intorno alla base del pianoro e nell’area dell’attuale città di Carbonia.
Monte Sirai è certamente il più integro fra gli insediamenti fenici e punici della Sardegna. Comprende tre grandi settori visitabili: l’abitato alto, le necropoli e il tofet. Splendido il panorama che si gode dall’altopiano, affacciato sul Golfo di Palmas e sulla laguna dominata dalle isole di Sant’Antioco e San Pietro.