Il nuraghe La Prisgiona è il fulcro del più imponente insediamento nuragico della Gallura. Situato su una collina granitica dalla quale domina un territorio di svariati ettari popolato dai vigneti delle tenute Capichera.
Il complesso è strutturato come una vera e propria fortezza. Presenta una torre centrale circondata da un bastione turrito e un antemurale che lo separa dall’abitato di capanne. L’accesso alla torre centrale è sormontato da un’imponente architrave e immette in un corridoio sul quale si aprono una nicchia, la scala per il piano superiore ormai crollato e poi la camera centrale con copertura a falsa cupola (tholos) alta quasi sette metri.
Dentro il cortile racchiuso dalla cinta muraria si trovano un profondo pozzo e la cosiddetta “capanna delle riunioni“, nella quale si presume avessero sede le adunanze dei capi della comunità protosarde.
All’esterno dell’antemurale è possibile percorrere i viottoli lastricati che collegano le quasi cento capanne che costituivano il villaggio. Sotto il lastricato erano inoltre presenti delle canalette di drenaggio per l’acqua piovana che veniva convogliata in una cisterna. Tra i rinvenimenti è di notevole interesse un vaso dalla peculiare forma interpretato come distillatore. Sulla superficie del vaso sono presenti diversi motivi decorativi plastici in rilievo tra cui un serpente, protomi taurine e altri simboli.
Per raggiungere il sito percorrere la Strada Statale 427 da Arzachena verso Sant’Antonio di Gallura. Dopo circa 3 Km dall’uscita del paese sulla destra seguire il cartello indicante il Sito archeologico di La Prisgiona. Procedere sempre dritti per poco più di un Km fino al punto in cui la strada non diventa sterrata e lasciare l’auto nello spiazzo sulla destra; proseguire a piedi per circa 120 metri: il sito nuragico è ben visibile sulla sinistra.