La spiaggia di La Cinta si sviluppa in un lungo arco per un’estensione di circa quattro chilometri, a nord dell’abitato di San Teodoro.
La spiaggia è caratterizzata da sabbie bianca con granulometria fine, con bassi fondali privi di scogli e acque limpide.
Un lungo cordone dunale separa la spiaggia dallo stagno retrostante, vero e proprio bene naturalistico dell’area. La fascia sabbiosa che costituisce le basse dune è caratterizzata soprattutto da vegetazione definita “pioniera”. Si tratta prevalentemente di specie erbacee “psammofile” (che crescono sulla sabbia) come ad esempio il ravastrello o l’ammofila.
Lo Stagno di San Teodoro, retrostante alla grande spiaggia de La Cinta, ha un’elevata valenza ambientale, sito di sosta, svernamento e riproduzione di numerose specie di uccelli acquatici, molte delle quali tutelate a livello internazionale. Altro aspetto significativo è la presenza di specie vegetali “alofite” (che crescono in presenza di acque salmastre o terreni salini) come ad esempio il giunco spinoso e il giunco marittimo.
Sicuramente lo stagno può essere considerato, per queste sue caratteristiche, come la più importante area umida della costa nord est dell’isola. L’estensione complessiva dei bacini è di circa 230 ha, di cui 32 occupati dal bacino Pescaia.
L’intera area, stagno, spiaggia emersa e spiaggia sottomarina, rientra nel territorio del Sito di Interesse Comunitario (SIC) “Stagno di San Teodoro” (ITB010011), afferente alla Rete Natura 2000.
Il SIC inoltre comprende una parte a mare atta valorizzare e tutelare la presenza della prateria di Posidonia oceanica.
La spiaggia è facilmente raggiungibile dal paese di San Teodoro, attrezzata di tutti servizi: parcheggi, punto informazioni turistiche, bar, noleggio di attrezzature balneari ecc.