Is Angurtidorgius è una grotta che si apre nel territorio del comune di Villaputzu e si sviluppa sino al territorio di Ulassai, nella parte orientale della Sardegna, in Provincia di Nuoro.
Si tratta di un complesso carsico di grotte umide che si apre nella valle del Rio Abbambesi, nell’area delimitata, a nord, da Bruncu sa Sedda (502 m.s.l.m.) e Monte Casteddu (473 m.s.l.m.) e, a sud, dal Puntale Iba Manna (505 m.s.l.m.). Il territorio lambisce i confini della zona militare del Poligono sperimentale e di addestramento Interforze Salto di Quirra (PISQ).
L’esplorazione del sistema carsico è iniziata negli anni ’60 con i primi 3.815 metri raggiunti. Successivamente le esplorazioni hanno permesso di raggiungere la lunghezza di 8.880 nel 1980, e successivamente agli attuali circa 11 chilometri (Bartolo et al., 1980).
Gli ingressi della cavità sono rappresentati da due torrenti: Angurtidorgiu Mannu e Angurtidorgeddu (Inghiottitoio Grande e Inghiottitoio Piccolo) che si riuniscono sotto terra. Da qui scorre un corso d’acqua attivo. Questo, dopo aver percorso per alcuni chilometri la complessa rete di gallerie sotterranee, raggiunge le pareti che costituiscono il bordo dell’altopiano di Quirra. Qui l’acqua fuoriesce in una serie di cinque uscite-risorgenti, situate a metà parete, dando origine alle cascate di Is Canneddas de Tùvulu. Il complesso attualmente conta ben 8 ingressi di cui 2 inghiottitoi, 5 risorgenti attive ed una risorgente fossile.
La cascata risulta tuttavia difficilmente raggiungibile in quanto si trova in una zona di difficile accesso oltre che all’interno dei confini della zona militare.
D’altro canto, con le giuste attrezzature e preparazione, le cascate possono essere raggiungere dall’interno della grotta, seguendo il tortuoso passaggio dell’acqua.
All’interno di Is Angurtidorgius vivono specie faunistiche come il geotritone imperiale, il discoglosso sardo e la specie endemica del tritone sardo (Euproctus platycephalus), uno degli anfibi più rari e minacciati di estinzione in Europa.