La tomba è nascosta nel rado bosco, difficile da individuare perché simile alle tante grotte naturali che si aprono nel costone.
Per accedervi è necessario strisciare al suo interno attraverso una piccola apertura. Il pavimento si presenta coperto d’acqua e occupato da pietre e durante i mesi invernali la cella interna è spesso completamente invasa dall’acqua. Tuttavia la visita affascinante di una delle domus de janas più belle del territorio premia il visitatore pertinace.
La camera principale, scavata nel roccia in epoca preistorica, riproduce il tetto di una capanna antica, con il suo trave centrale che termina in un pilastro risparmiato durante l’escavazione.
Sul lato corto si apre una piccola cella, mentre il lato lungo imita le pareti della capanna con il motivo della falsa porta da cui si diparte un duplice motivo corniforme realizzato a basso rilievo piatto.
Sulla SS 292 al km 37, lasciato sulla destra il bivio per Romana, si gira a destra imboccando la strada di bonifica Codoro. La si percorre per 2 km fino ad un vascone per il deposito dell’acqua (sulla sinistra). Lasciata l’auto si prosegue verso sud-ovest risalendo il costone fino al monumento.