Il territorio di Ossi restituisce un ricco patrimonio archeologico relativo ad un vasto arco cronologico nel quale, tuttavia, l’epoca prenuragica assume un ruolo preminente. Nel quadro vasto e articolato dell’architettura ipogeica isolana, infatti, le maestose necropoli presenti sul territorio hanno apportato dati significativi per la conoscenza del fenomeno dell’ipogeismo.
Situata a ridosso della sottostante vallata di Sae, la domus de janas di Littos Longos è stata oggetto di scavo archeologico nel 1985.
Si presenta con un lungo corridoio (dromos), di circa 9 metri, provvisto di un breve tratto a “padiglione” antistante l’ingresso della tomba. Nell’anticella si apre il portello di accesso. Quest’ultimo immette nel vano centrale dal quale è possibile accedere ad altri quattro ambienti, preceduti da portelli d’ingresso finemente lavorati.
L’ipogeo è caratterizzato dalla presenza di corna taurine e residui di ocra rossa sulle pareti. I reperti ritrovati al suo interno sono riconducibili alla cultura di Ozieri.
Dall’abitato di Ossi, percorsa la via Grazia Deledda si imbocca la SP97 in direzione di Ittiri. Sulla sinistra si segue l’indicazione stradale per la necropoli di Littos Longos. Alla confluenza fra la via Noeddale e la Via Littos Longos imboccare un sentierino in discesa che porta verso la campagna. Dopo 60 metri l’ipogeo sarà visibile sulla sinistra.