Scavata lungo un affioramento granitico in un altopiano del Monte Acuto, a nord del centro abitato di Buddusò, si trova la necropoli di Ludurru. Si tratta di Domus de Janas, chiamate dal popolo isolano anche “Concheddas”, molto affascinanti per la complessità delle sale e le decorazioni.
Il complesso, nella facciata anteriore, presenta tre sportelli che danno accesso a tre diversi ordini di camere e loculi, a gruppi ben distinti. Il portello dell’ingresso è ornato di una cornice rilevata nello stesso calcare. Il primo vano a forno, con pavimentazione leggermente inclinata, ha il lato anteriore semicircolare e misura m 2,85 per 4,15 con m 1,85 di altezza. Il pavimento è solcato da piccoli canaletti per lo scolo delle acque d’infiltrazione.
Sulle quattro pareti lisce, quasi levigate, si notano delle cornici sagomate eseguite con una sorprendente finezza d’arte e pochi resti di pitture a linee verticali parallele equidistanti, che dovevano avere un significato simbolico, connesso con il culto funebre.
Tra i primi a dar notizia di questi monumenti, oltre il La Marmora, furono il Bresciani nel 1861 e lo Spano nel 1864.