Il nome Costa Verde identifica un lungo tratto di litorale della Sardegna occidentale, nel territorio comunale di Arbus. Il tratto di costa si estende per circa 47 km, tra Capo Pecora, a sud, e Capo Frasca, a nord.
Questo lungo tratto costiero è caratterizzato dall’alternanza di grandi spiagge e alte scogliere. Sono presenti diverse spiagge con particolari caratteristiche di pregio. Sono inoltre ben note le dune di altezze notevoli, che si estendono per oltre un chilometro nell’entroterra (Piscinas, Torre dei Corsari ecc.). Queste si sono formate ad opera dei venti di maestrale che raggiungono, senza ostacoli, questo tratto costiero dell’isola. La particolarità del paesaggio dunale della zona l’ha spesso assimiliato a quello di un vero e proprio deserto.
Nella Costa Verde, le sabbie e le rocce si uniscono facilmente al habitat della macchia mediterranea, con la presenza di ginepri, talvolta secolari, lentischi, ginestre, corbezzoli, gigli di mare e papavero della sabbia.
La tranquillità che si respira in quest’area ha favorito la presenza del cervo sardo e del cinghiale. Inoltre non è raro l’arrivo delle testuggini Caretta Caretta per la deposizione delle loro uova a riva.
Le spiagge principali di questo tratto di costa sono (da sud verso nord): Capo Pecora, Scivu, Tuppa Niedda, Piscinas, Portu Sessini, Portu Maga, Gutturu ‘e Flumini, Funtanazza, Babari, Tunaria-Porto Palma, Torre dei Corsari, Pistis e Capo Frasca.
La Costa Verde ricade all’interno del perimetro di cinque diversi Siti di Interesse Comunitario (SIC): “Capo Pecora“, “Da Piscinas a Riu Scivu“, “Monte Arcuentu e Rio Piscinas“, “Is Arenas S’Acqua e S’Ollastu” e “Stagno di Corru S’Ittiri“.
Questo territorio e i limitrofi territori interni, sono noti sin dai tempi antichi. Inoltre sono stati teatro del fiorente periodo minerario della Sardegna, oggi testimoniato dalle varie strutture abbandonate e dai ruderi presenti nell’area. Tutti siti considerati oggi come monumenti di archeologia industriale.