Il MADN, Museo Archeologico Domu Nosta, si trova nel centro storico di Senorbì. Ha sede in quella che fu la dimora della famiglia Carmelita. Il complesso museale si articola attorno all’antica casa, disposta su due piani e dotata di ampio loggiato.
Il percorso si articola in sei sale. Il primo ambiente al piano superiore introduce alla lunga storia dell’area di Senorbì, testimoniata da manufatti provenienti da vari siti. I reperti comprendono un ampio arco temporale che va dal Neolitico recente all’età Medievale (IV-III millennio a.C. – XIV secolo). La pregevole fattura dei reperti litici e le ricche decorazioni delle ceramiche esposte testimoniano il raffinato livello di vita raggiunto dalle genti che popolarono queste terre, nonché i loro importanti scambi con le regioni europee e il bacino del Mediterraneo.
La seconda e terza sala raccontano le vicende legate alla scoperta dell’antico sito di Monte Luna. In questa necropoli, tra il V e il III secolo a.C., furono sepolti gli abitanti dell’antistante collina di Santu Teru. Si distinguono gli oggetti d’ornamento che caratterizzavano le deposizioni dei defunti: numerosi monili in oro, argento, bronzo e ferro, collane, scarabei, amuleti realizzati in diaspro, avorio, vetro e pasta vitrea. La quarta sala custodisce un eccezionale documento epigrafico risalente alla prima età imperiale romana. Si tratta dell’epigrafe marmorea di Marcus Arrecinus Aelius, rinvenuta nelle campagne di Senorbì, in località Bau Tellas.
Nel quinto ambiente hanno sede gli allestimenti temporanei, mentre l’ultima sala ospita una copia dell’idolo di Dea Madre conservato al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, rinvenuto nel 1935 in territorio di Turriga.
Oltre a queste sei sale, è possibile apprezzare la Sezione Demoetnoantropologica, rappresentata da un vano cucina dotato di forno originale e arredato secondo il tradizionale stile campidanese.