L’area ad uso funerario comprende undici tombe ipogeiche (sotterranee), un circolo megalitico e il basamento di un nuraghe o forse un protonuraghe, attribuibile quindi ad una fase più antica di diffusione di questi monumenti.
La necropoli, originatasi nell’arco temporale del Neolitico Recente/Eneolitico, presenta un piccolo gruppo di domus de janas; alcune sarebbero state realizzate in una fase più antica, neolitica, e solo successivamente (Età del Bronzo) trasformate in “domus a prospetto architettonico“, un tipo che prevede l’aggiunta presso la facciata di elementi tipici delle tombe dei giganti nuragiche, come la stele centinata (ovvero con cornice ricavata a rilievo) e l’esedra a forma di semicerchio. Accanto a queste tombe più antiche e ristrutturate furono anche impiantate nuove tombe ipogeiche.
In alcuni casi, soprattutto grazie all’esame di alcuni materiali di corredo rinvenuti all’interno delle domus, si è potuta accertare il riuso durante l’Età del Ferro.
Il recinto megalitico, formato da dieci grandi blocchi di pietra in posizione eretta (tranne uno adagiato) risalirebbe all’Eneolitico ed è stato interpretato come luogo di culto, destinato a qualche tipo di rituale a noi sconosciuto.
Il sito è raggiungibile dal comune di Ittiri, procedendo in direzione est da corso Vittorio Emanuele/SS131bis verso via Azuni. Dopo poco più di un km, svoltare a sinistra e poi a destra seguendo la SP41bis per circa 2,5 km. Svoltare a destra e, dopo una trentina di m, nuovamente a destra; dopo circa 290 m svoltare a sinistra e seguire la strada per 650 m circa. Procedere in direzione est verso la campagna per circa 200 m.