La chiesa di Sant’Anastasia sorge nella parte alta dell’abitato ed è inquadrata all’interno dell’omonimo santuario nuragico-fenicio-punico. Il santuario nuragico ha come fulcro il tempio a pozzo sacro, inserito in un articolato insediamento civile e religioso. L’uso del sito, per finalità religiose, proseguì ben oltre l’età nuragica, manifestando nel luogo una continuità di culto pagana prima e cristiana poi.
Il primo impianto bizantino della chiesa è costruito sull’area nuragica ed ingloba il pozzo sacro.
Le attuali forme risalgono, invece, al XV secolo. L’interno, con unica abside, è suddiviso in due navate da gotici archi a sesto acuto. Le strutture sono realizzate con pietra a vista e elementi architettonici romani, materiali di spoglio probabilmente già utilizzati nell’impianto originario.
La struttura presenta un prospetto semplice, sormontato da doppio campanile a vela che ospita ancora una campana originale.
L’edificio conserva le seicentesche sculture lignee del Crocifisso e di Sant’Anastasia, parte della pavimentazione in lastre di pietra e un fonte battesimale risalente al Cinquecento.