Capo Falcone o Capo del Falcone è un promontorio nella costa nord-ovest della Sardegna nel territorio del comune di Stintino, in provincia di Sassari.
Il suo nome deriva dall’omonima Torre del Falcone, costruita alla quota di 189 m.s.l.m., nel 1557, come vedetta contro le invasioni saracene.
Il promontorio, dal punto di vista geologico, è costituito prevalentemente da rocce metamorfiche, in prevalenza mica-scisti, del periodo Paleozoico.
Ad est del promontorio si estende l’arcipelago del Parco Nazionale dell’Asinara, mentre ad ovest si trova il “mare di fuori”, la Sardegna finisce.
Tutta l’area è interessata dalle garighe a fiordaliso spinoso, dalle associazioni a rosmarino, cisto e lavanda e dalle boscaglie con prevalenza di ginepro. Nelle aree scistose maggiormente pianeggianti e con maggiore ristagno idrico, la vegetazione si caratterizza con la macchia mista ad erica, mirto e corbezzolo, mentre le aree più accidentate e rocciose sono occupate da macchie a lentisco, olivastro ed euforbia.
Le falesie del Capo raggiungono notevoli altezze a picco sul mare e rappresentano l’habitat per la nidificazione del Falco pellegrino (più raramente del Falco della Regina).
La particolare roccia che compone il capo è anche nota come “pietra di Stintino” ed in passato veniva usata come materiale da costruzione.
Le falesie del Capo ricadono all’interno del Sito di Interesse Comunitario (SIC) “Coste e Isolette a Nord Ovest della Sardegna” (ITB010043), afferente alla Rete Natura 2000.