Il Selvaggio Blu è un perscorso escursionistico di notevole difficoltà che si sviluppa lungo il Golfo di Orosei, nella Sardegna orientale.
Lungo il percorso si trovano diverse cale, difficilmente raggiungibili via terra, sconsigliate agli escursionisti alle prime armi, e più adatte ad amanti ed esperti di trekking, arrampicata e canyoning.
Tuttavia, in alternativa, le piccole cale sono facilmente raggiungibili via mare, godendo anche dei fantastici scenari rappresentati dalle falesie di roccia calcarea assieme ai colori cristallini del mare.
Le cale di questa zona dell’isola sono caratterizzate da sabbie o ciottoli e rocce di colore grigio chiaro, affacciate in un bellissimo mare dai colori cangianti, tra il verde intenso e l’azzurro, con un fondale piuttosto profondo. Le cale sono circondate dalle alte rocce delle falesie, dominate dalla macchia mediterranea.
Tra le più note, da sud verso nord, troviamo Cala Magroni. La cala è formata dal crollo di rocce dalla falesia, spesso frequentata da colonie di cormorani e di marangoni dal ciuffo.
Proseguendo troviamo Portu Pedrosu, un’insenatura chiamata dagli abitanti della zona “Porru ‘e campu“, che si spinge tortuosamente verso l’interno per alcune decine di metri. Per chi viene dal mare non è facile notarne l’ingresso e da terra è ancora più difficile raggiungerla.
Più a nord si trova Porto Cuau, noto anche come “Cala Tramontana“. Sul fondale antistante l’insenatura si trova il relitto di un’imbarcazione affondata.
Per ultimo troviamo Portu Eltiera, un minuscolo approdo naturale, sbocco a mare di un canalone che degrada a bassa quota.
Tutto questo tratto di costa fa parte del Sito di Interesse Comunitario (SIC) “Golfo di Orosei” (ITB020014), afferente alla Rete Natura 2000.
