L’area archeologica di Mont’e Prama si trova nella penisola del Sinis, fra le spiagge di granelli di quarzo di Mari Ermi e Is Arutas e lo stagno in cui nidifica il fenicottero rosa.
Il sito di Mont’e Prama, scoperto casualmente nel 1974 in occasione di lavori agricoli. Ha restituito migliaia di frammenti di sculture antichissime in pietra calcarea, rimaste per molto tempo di difficile interpretazione.
Al di sotto di quello che si presentava come un cumulo di frammenti sono emerse numerose tombe individuali a pozzetto. Erano organizzate in due file regolari delimitate da una sorta di recinto. All’interno gli scheletri erano posti in posizione rannicchiata. Grazie ai pochi elementi di corredo ritrovati è stato possibile datare il complesso al X-VIII secolo a. C..
Un eccezionale intervento di restauro e ricomposizione dei frammenti iniziato nel 2005 ha ridato forma a quelle che ora conosciamo come statue di Mont’e Prama. Le sculture di considerevoli dimensioni rappresentano, pugili, arcieri, guerrieri con spada e scudo, betili e rappresentazioni di nuraghi. Possono essere ammirate al Museo civico di Cabras e al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Gli scavi archeologici sono ripresi negli ultimi anni con ampliamento dell’area interessata. L’obiettivo è di fare chiarezza sulla natura del sito, che si ipotizza essere stato un importante santuario.