Il colle di Santo Stefano domina a settentrione il paese di Oschiri. Il sito comprende una necropoli neolitica con 6 domus de janas, un dolmen, una chiesa medievale e numerose rocce scolpite. Il fulcro dell’area è il cosiddetto altare rupestre, nei cui pressi si trova l’omonima chiesa. La facciata della chiesa è semplice, con due ingressi decorati da due protomi umane scolpite in trachite. Sopra la porta meridionale c’è un’iscrizione in sardo logudorese, datata al 6 maggio 1492 e che ricorda un tal Lorettu, massaio della chiesa.
Di fronte alla facciata occidentale della chiesa si trova l’altare: un roccione granitico con scolpiti numerosi simboli geometrici triangolari, rettangolari e circolari. Questi sono affiancati tra loro e posti su una o due file sovrapposte, circondati talora da coppelle e con delle croci incise all’interno o accanto. Nei dintorni si osservano varie rocce scolpite con simboli e coppelle.
Per raggiungere Santo Stefano si attraversa l’abitato di Oschiri, seguendo le indicazioni. Si imbocca la Via Monte Acuto e si svolta a destra dopo le ultime case del paese. Al termine della prima discesa si individua a destra l’ingresso per il sito.