Il rudere dell’antica chiesetta è situato sul crinale di una collina nell’agro di Ossi, a circa quattro km di distanza dall’abitato. Apparteneva alla villa Silvori, menzionata nel Condaghe di S. Pietro di Silki, e risalirebbe alla seconda metà del XII secolo.
L’edificio è costruito in pietra di calcare. Il portale era architravato con lunetta a tutto sesto e sono ancora visibili i due pilastrini del campanile a vela. L’interno presenta una singola aula voltata a botte, con abside terminale orientata a est.
La struttura è stata sottoposta ad un intervento di restauro nel 2003: consolidamento della facciata e abside rinsaldata insieme al catino. A nord di quest’ultima sono state rinvenute alcune sepolture con piccoli oggetti devozionali.
Alcuni studiosi hanno preferito interpretare la denominazione locale di Santu Sivvaru come S. Silverio, piuttosto che accreditare la chiesa a Nostra Signora di Silvaru, altra denominazione correntemente utilizzata.