Il Monte Albo (in sardo Monti Arvu) è un massiccio compreso principalmente nei territori di Lula e Siniscola e, in parte, in quello di Galtellì, Irgoli, Loculi e Lodè. L’area ricade nella regione storica delle Baronìe, nel settore centro orientale della Sardegna, in provincia di Nuoro.
Il Monte prende nome dal colore chiaro delle rocce calcaree che lo compongono, ed è costituito da una lunga dorsale, estesa per circa venti chilometri, con un’altezza media superiore ai 1000 m.s.l.m.
Le vette più alte sono Punta Turuddò e Punta Catirina, entrambe con la quota di 1.127 m.s.l.m.. Tra le due vette si trova l’inghiottitoio carsico noto come Sa Tumba ‘e Nurai. Inoltre sotto P.ta Catirinia si apre la grotta di Janna Manna, lunga circa 200 metri.
Ricco di gole e cavità, pareti verticali e burroni profondi, il Monte Albo è conosciuto come “dolomite sarda”.
Sul Monte trovano il loro ambiente naturale il muflone, il cinghiale, la martora e il gatto selvatico. Tra gli uccelli si segnalano l’aquila reale, l’astore sardo, il corvo imperiale e il raro gracchio corallino. Inoltre è presente un anfibio endemico, il Geotritone del Monte Albo (Speleomantes flavus Stefani, 1969).
La flora è caratterizzata dalla presenza di arbusti rari come l’Asfodelo giallo e diversi endemismi come Campanula sarda, Violaciocca laciniata, Lattuga del Monte Albo, Crespolina corsa, Betonica di Corsica. Per queste particolari specie la Società Botanica Italiana ha inserito il Monte Albo tra i luoghi di interesse nazionale.
Sin dall’antichità l’uomo ha frequentato quest’area e le sue cavità hanno spesso avuto la funzione di rifugio. In quella nota come Bona Fraule sono state trovate spade e pugnali di ferro.
L’uomo ha abitato il monte almeno dal Neolitico, come dimostra la domu de Janas di Mannu ‘e Gruris. Anche le testimonianze nuragiche sono diverse come ad esempio il nuraghe Littu Ertiches. In riferimento all’età romana è stata invece trovata una statuina in bronzo del dio Esculapio.
La montagna è una meta per gli escursionisti con diversi percorsi ben segnalati.
L’area ricade all’interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Monte Albo” (ITB021107), afferente alla Rete Natura 2000.