La sua denominazione dice tutto.
La domus de janas S’Incantu, l’ incanto, è una delle più spettacolari domus, dipinte o scolpite, scoperte nell’Isola. L’ipogeo fa parte della necropoli di Monte Siseri, nel territorio di Putifigari ed è l’unica visitabile. Al suo interno l’arte neolitica raggiunge l’apice grazie a complessità e armonia architettoniche, ricchezza e varietà di decori e colori.
Portata alla luce nel 1989, la tomba dell’architettura dipinta racchiude articolati e raffinati particolari scultorei. La sua pianta è a T, costituita da vani in successione con pavimenti sfalsati: un lungo dromos (corridoio) terminante in un atrio decorato; una piccola anticella quadrangolare, con lato di due metri; un’ampia cella centrale e, ai suoi lati, due cellette funerarie. Sulle pareti laterali dell’anticella si trovano, scolpite e dipinte di rosso, due false porte, simbolo del passaggio delle anime dal mondo terreno all’aldilà. Parzialmente crollato, il soffitto scolpito simula un tetto a doppio spiovente.
La sala centrale ha un soffitto, alto più di due metri, che riproduce, scolpito in rilievo, un tetto a doppio spiovente. Al centro del pavimento si trova il focolare costituito da quattro cornici concentriche e una cappella centrale. La parete opposta all’ingresso mostra una falsa porta, anch’essa incorniciata e sormontata da triplici corna taurine. Ai suoi lati è incisa un’altra coppia di corna. I dettagli scultorei sono arricchiti e evidenziati dalla policromia (rosso, grigio).
All’esterno dell’ipogeo, lungo il banco di roccia, sono scavate coppelle, vaschette e canalette che impedivano alle acque piovane di penetrare nella sepoltura.