Il complesso archeologico di Sa Carcaredda si trova vicino al centro abitato di Villanova Strisaili. Si affaccia su un paesaggio che accoglie i più importanti emblemi dell’Ogliastra montuosa: in lontananza il tacco di Perda Liana, a ovest il massiccio del Gennargentu. Non lontano si trovano le cascate naturali di Bau Mela, che formano fresche e suggestive piscine.
L’area di Sa Carcaredda testimonia ciò che rimane di un villaggio nuragico molto esteso; è costituita da un tempietto nuragico e sei tombe di giganti.
Il tempietto si articola in due vani quadrangolari che si innestano su un ambiente circolare. È del tipo a megaron: la forma circolare della cella lo differenzia dagli esempi più canonici di questo tipo, solitamente a pianta rettangolare. All’interno sono stati ritrovati alcuni blocchi di pietra calcarea, decorati da profonde incisioni, che uniti formano la riproduzione di un nuraghe quadrilobato.
Nel fitto bosco, a duecento metri dal tempio, si raggiunge la prima tomba di giganti, ben conservata e caratterizzata da una grande monumentalità. Nell’ampio spazio semicircolare delimitato dall’esedra si svolgevano i riti legati al culto dei morti, sepolti all’interno del corridoio retrostante la grande stele centrale. Addentrandosi nel bosco si trova invece la seconda tomba, anch’essa in buono stato di conservazione.
Gli straordinari reperti rinvenuti all’interno del tempietto circolare, come i numerosi bronzetti, i lingotti di rame e i gioielli d’ambra, sottolineano la centralità cultuale e commerciale che i siti montani avevano durante l’Età del Bronzo e del Ferro in Sardegna. L’eccezionale quantità di materiale votivo in bronzo testimonia la presenza di un’élite in grado di garantire la fornitura della materia prima dai lontani giacimenti metalliferi della Sardegna o di gestire scambi con i più importanti luoghi di produzione del mondo Egeo e soprattutto cipriota.