Nell’avvicinarsi si rimane colpiti dall’affiorare della bianca, nuda roccia calcarea nei colori intensi della campagna circostante. Rappresenta uno dei migliori esempi di complesso sepolcrale neolitico del territorio di Villanova Monteleone, territorio ricco di questo genere di monumenti.
La Necropoli è composta da ben 9 ipogei sotterranei. Scavate archeologicamente negli ultimi decenni del XX secolo, alcune di queste tombe rappresentano una piacevole sorpresa.
La più notevole, quella indicata con il n. VIII. Presenta un breve corridoio all’aperto, denominato “dromos” che conduce a un piccolo padiglione dove è realizzata l’apertura d’accesso, sempre piccola e generalmente quadrata o rettangolare.
Per entrare è necessario piegarsi, ma lo sforzo è coronato dalla bella vista del soffitto scolpito dell’anticella (la stanza che funge da raccordo con le celle vere e proprie). E’ decorato con la riproduzione di un soffitto con trave centrale e travetti laterali, situazione riproposta anche nella cella principale. Nella tomba, inoltre, sono state scolpite alle pareti lesene, fasce e zoccoli. Tutta la decorazione riproduce in maniera molto realistica l’interno di quelle che dovevano essere le capanne di abitazione dell’epoca, per noi ormai perdute perché per la maggior parte realizzate con materiali deperibili come il legno.
Al Km 30,300 della SS292, procedendo verso Villanova Monteleone, si gira a destra, lasciando l’auto nello spazio antistante l’ingresso dell’area archeologica.